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  • Luca Erriquenz: ironia, esperienza e passione nel nuovo singolo “Domani ti sposo”, fuori dal 10 Ottobre

    C’è un momento in cui la vita sembra un palcoscenico: un litigio che si trasforma in abbraccio, una promessa che nasce da piccoli gesti, un sogno d’amore che si tinge di ironia e concretezza. È proprio da queste immagini che prende vita “Domani ti sposo”, il nuovo brano di Luca Erriquenz, pianista, cantautore e poliedrico artista pisano.

    Il testo racconta con leggerezza e sincerità il desiderio di costruire un futuro insieme, fatto di attenzioni semplici ma vere. Come recita un passaggio emblematico, “Mi vendo la moto, compro anche un cane, col resto un maglione ed il pane”: una dichiarazione d’amore che rinuncia all’inutile per abbracciare l’essenziale.

    Nella sua ironia, la canzone porta un messaggio profondo: premiare la quotidianità, vivere in simbiosi, riconoscere valore anche alle piccole cose. Inventarsi un litigio e “metterci una pezza”, parlare del niente e colorare il tempo insieme: è da queste immagini che Erriquenz costruisce un racconto sull’amore maturo e consapevole.

    Sul piano musicale, “Domani ti sposo” unisce una vena rock fresca e spensierata con arrangiamenti che sostengono l’interpretazione vivace dell’artista. Grazie al suo ritmo coinvolgente ed ad un sound fresco e brillante, il brano sprigiona energia e positività, mettendo in risalto lo stile di Erriquenz, capace di fondere semplicità comunicativa e contenuti profondi.

    Con alle spalle 13 album, una lunga carriera live e un percorso da docente e produttore musicale, Luca Erriquenz conferma ancora una volta la sua capacità di sorprendere il pubblico, fondendo esperienza, ironia e passione in un brano il cui ritornello difficilmente vi toglierete dalla testa.

    “Domani ti sposo” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 10 ottobre e in anteprima radiofonica.

    Luca Erriquenz BIOGRAFIA

  • “Vivere in una scacchiera”, il brano vincitore del Roma in Musica Contest firmato MettFOUR

    Immaginate di trovarvi in una stanza illuminata solo da un fascio di luce, mentre intorno a voi il pavimento si trasforma in una scacchiera infinita. Ogni passo diventa una scelta, ogni mossa un rischio: è questa la suggestione che offre “Vivere in una scacchiera”(Artisti Online), il nuovo singolo di MettFOUR, giovane cantautore romano che ha già dimostrato di saper trasformare emozioni intime in musica universale.

    Il testo è un affresco autobiografico che racconta la fragilità, i dubbi e la lotta interiore di una generazione sospesa tra sogni e paure. Con immagini forti e viscerali, MettFOUR fotografa la difficoltà di trovare un senso in un mondo che corre troppo veloce. La frase “È come vivere in una scacchiera / ed ogni mossa metti a rischio la vita intera” diventa manifesto di questa condizione: la vita come gioco strategico in cui ogni decisione porta con sé conseguenze profonde e talvolta irreversibili.

    Dal punto di vista musicale, “Vivere in una scacchiera” si muove tra atmosfere pop moderne e una produzione dal respiro intimo ma incisivo. Il ritmo incalzante, sorretto da una batteria pulsante e da linee di chitarra avvolgenti, crea un equilibrio perfetto tra tensione e malinconia, mentre la voce di MettFOUR emerge limpida e sincera, guidando l’ascoltatore dentro un percorso emotivo che non lascia indifferenti.

    Con questo brano, il cantautore non offre soltanto una canzone, ma un atto di coraggio artistico, un invito a guardarsi dentro e a riconoscere le proprie fragilità. È musica che vibra di autenticità, capace di trasformare un vissuto personale in un racconto collettivo.

    “Vivere in una scacchiera” sarà disponibile dal 10 ottobre su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica, segnando un nuovo importante capitolo nel percorso artistico di MettFOUR.

    MettFOUR BIOGRAFIA

  • Elisabeth Grey porta il suo ultimo singolo nelle radio italiane e internazionali

    Immaginate di trovarvi al volante, di notte, su una strada deserta. Luci che guidano il cammino, strade deserte e pianeti come fari: è così che comincia “I FollowYou”, il nuovo singolo di Elisabeth Grey, artista olandese che ha scelto di diventare cantante professionista a 55 anni per dare voce alle sue passioni.

    Grey invita l’ascoltatore a salire in auto, a seguire la propria stella e a perdersi in un viaggio notturno tra le galassie. Non è solo musica, ma un piccolo racconto cinematografico dalle tinte intime e malinconiche. Il brano racconta la storia di una donna che intraprende un percorso sia fisico che spirituale. Nel testo la protagonista “sente il vento tra i capelli” mentre guida lungo una strada silenziosa; i pianeti e la luna fanno da guida, simboli del destino e della luce interiore. Il ritornello ribadisce la promessa: “I follow you, I follow you / till the end of the world with an angel at my side”. Questa frase — ripetuta come un mantra — esprime un amore totale e una devozione che va oltre il tempo e la logica: seguire qualcuno o qualcosa fino alla fine del mondo significa abbandonarsi con fiducia al viaggio della vita. Il riferimento all’“angelo al proprio fianco” aggiunge una dimensione spirituale, suggerendo che la guida non è solo umana ma anche metafisica.

    Dal punto di vista sonoro, “I Follow You” è una ballata dolce e intima con accordi soffici e riverberati che creano un panorama sonoro ampio, in cui la voce può librarsi senza ostacoli. Il ritmo è lento, quasi sospeso; non ci sono batterie impetuose o chitarre in primo piano, ma un accompagnamento misurato che sottolinea la delicatezza del tema. Elisabeth Grey canta con un timbro etereo ma radicato, che appare come un sussurro portato dal vento. È proprio questa scelta minimalista a dare profondità emotiva al brano.

    Tra tutte le immagini del testo, spicca la frase “I follow you, I follow you / that is what I deserve and I feel alive”. Qui Grey rivendica il diritto di seguire la propria strada: l’atto di seguire non è un sacrificio ma un modo per sentirsi vivi. La canzone suggerisce che la felicità deriva dal coraggio di inseguire ciò che si desidera, che si tratti di una persona, di un ideale o di un sogno.

    Il singolo è già in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme di streaming, a conferma del forte interesse che sta suscitando tra gli addetti ai lavori. Grey, supportata da una band di musicisti formati al conservatorio e abituati a spaziare tra disco e ballate, porta così nelle radio italiane e internazionali un progetto che incarna la maturità artistica e la voglia di ricominciare.

    “I FollowYou” non è solo una canzone da ascoltare, ma un invito a seguire la propria luce interiore e a non smettere mai di inseguire i propri sogni. A completare il quadro c’è anche un videoclip ufficiale in cui la regia traduce in immagini la metafora del viaggio: strade notturne illuminate dai fari dell’auto, riflessi stellari e primi piani della cantante sottolineano l’atmosfera sospesa del brano e rendono ancora più immersivo il racconto.

    Elisabeth Grey BIOGRAFIA

  • Marco Moretti torna con “The Moonlight Needs the Sun”: sei tracce tra sogno e realtà

    La vita è un film meraviglioso e siamo noi i protagonisti di questa rappresentazione cinematografica. Sarà un film comico, drammatico o una commedia? Questo non sempre dipende da noi, ma anche dagli eventi esterni sui quali non abbiamo alcun controllo. Nonostante tutto, restiamo noi i registi della nostra vita, quindi se non possiamo decidere il finale, possiamo quanto meno scrivere la sceneggiatura e la trama.

    Proprio con questa visione si presenta Marco Moretti, artista originario dell’Alto Adige, che dopo aver fondato una band rock/metal nel 2003 ha intrapreso diversi percorsi musicali, arricchendosi di esperienze artistiche e personali.

    Con il suo nuovo EP, “The Moonlight Needs the Sun”, Moretti racconta piccoli episodi della vita quotidiana, trasformandoli in piccole puntate di una serie tv capaci di toccare l’animo degli ascoltatori.

    Il sipario si apre con “Start Again”, Una storia di una ragazza che rifiuta la possibilità di un grande amore per partire alla ricerca di sé stessa in giro per il mondo cercando qualcosa che potrebbe trovare solo dentro di lei. Tuttavia nulla è  davvero perduto e con nuova consapevolezza c’è ancora una possibilità per ricominciare La canzone diventa così un inno alla possibilità di ricominciare sempre, nonostante tutto.

    Segue “Born in a Lonely Room”, brano che sembra autobiografico e che celebra la magia della musica come colonna sonora della nostra vita. Un inno al potere dei giovani sogni che, nati tra le mura di una camera, possono trasformarsi in canzoni capaci di riempire i più grandi stadi del mondo.

    Con “US Maya and Chloe”, Moretti racconta invece l’eccezionale normalità di un weekend in famiglia, tra natura e intimità, dove anche la voce femminile che accompagna il brano si fa accogliente, calda e confortevole.

    Arriva poi “The Pah of the Drop”, una delicata metafora sulla vita: ognuno di noi nasce come una goccia che cade da una nuvola, destinata a raggiungere il mare. Non possiamo fermare questo percorso segnato dalla gravità, ma ciascuno vivrà un viaggio unico, diverso per lunghezza e intensità.

    La title track, “The Moonlight Needs The Sun”, si presenta come canzone strumentale: qui le parole lasciano spazio alla musica, capace di trasmettere emozioni pure e universali.

    Il sipario si chiude con “Be Real!”, scritto nel 2018 ma registrato solo ora: un brano che invita alla libertà, alla fiducia in se stessi, all’essere autentici e a vivere al massimo delle proprie possibilità.

    Con queste canzoni, Marco Moretti riesce a intrecciare la profondità dei sentimenti con la semplicità della vita quotidiana, mostrando come ogni attimo possa diventare un ricordo da pellicola.

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  • Leo Rizzuto, una carriera tra palco e cuore: il nuovo singolo è “Senza dire una parola”

    Esce oggi, 4 ottobre 2025, il nuovo singolo di Leonardo Rizzuto, in arte Leo Rizzuto, intitolato «Senza dire una parola».
    Un progetto studiato e realizzato su misura per l’artista, frutto del lavoro congiunto di GMP Music di Michel Pequet e dello staff di Eventi e Management Italia, guidato dal Maestro e direttore artistico Massimo Galfano.

    Il brano è distribuito da Virgin Music / Universal, un traguardo di grande prestigio che segna un momento fondamentale nella carriera di Leo Rizzuto e di tutto il team che lavora costantemente al suo fianco.

    Oltre al singolo, «Senza dire una parola» è accompagnato da un videoclip ufficiale, girato e prodotto da Eventi e Management Italia, disponibile su Youtube a questo link: 

    https://www.youtube.com/watch?source_ve_path=Mjg2NjQsMTY0NTAz&v=slK9sVqyKc0&feature=youtu.be

    Un brano che parla d’anima e connessione

    «Senza dire una parola» racconta l’incontro tra due anime affini, che si riconoscono e si comprendono senza bisogno di parole, social o schermi.
    È un invito a riscoprire la forza di uno sguardo, di un silenzio condiviso, di quel legame autentico e profondo che nasce dall’essenza stessa dell’essere umano.

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    Leo Rizzuto BIOGRAFIA